Replying to Chiare, Fresche e Dolci Acque: Commento, Analisi, Parafrasi | Petrarca

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  1. Posted 16/12/2013, 23:16
    Student World è un forum gratuito ideato esclusivamente per studenti delle scuole superiori e dedicato soprattutto a traduzioni di versioni di latino e agli esami di maturità. Il nostro archivio di traduzioni offre moltissimi autori della letteratura latina come agostino, apuleio, catone, catullo, cesare, cicerone, curzio rufo, livio, svetonio e molti altri.
    Inoltre disponiamo di moltissimi riassunti di italiano e un ampio database di temi svolti utili per prepararti all'esame di maturità.
    Infatti se sei uno studente all'ultimo anno delle scuole superiori certamente avrai bisogno di informazioni sulla tesina, sulla prima e terza prova. Siamo anche disponibili per informazioni che riguardano il tuo viaggio di maturità che stai progettando per concludere al meglio la tua avventura delle superiori.
    Inoltre, per andare off topic, c'è una sezione dedicata esclusivamente alle Celebrità italiane!!!
  2. Posted 1/9/2011, 13:01
    grazie! :D
  3. Posted 27/5/2011, 19:23
    molto buona compliemnti :woot:

    mi è servito molto il commento
  4. Posted 10/3/2010, 12:36

    Chiare, Fresche e Dolci Acque: Commento, Analisi, Parafrasi | Petrarca



    Commento su “Chiare, fresche e dolci acque” di Francesco PETRARCA. IL TEMA: Il ricordo di Laura e la sofferenza per l'amore inappagato sono i temi della poesia, e si alternano continuamente tra un tono severo, leggermente velato di malinconia nelle strofe (prima e quarta) dedicate alla donna, e un tono triste e angoscioso in quelle che esprimono lo stato d'animo del poeta. Il testo è costruito sulla rappresentazione di un istante indimenticabile, guardato nella prospettiva del ricordo, che il poeta ha vissuto contemplando la bellezza di Laura illuminare, con la sua presenza, tutta la natura circostante. La natura è descritta solo per esaltare la bellezza della donna; i luoghi non hanno nome né consistenza reale fuori dall'immaginazione del poeta e il passato che riemerge è trasfigurato dal ricordo. LA STRUTTURA: I piani temporali si intrecciano in un perfetto equilibrio. Nelle prime tre stanze i tempi verbali si succedono secondo la linea passato- presente- futuro; nelle due strofe successive, lo schema è invertito e con una scansione molto più ravvicinata: futuro- presente- passato. Questa successione cronologica contribuisce a rendere l'idea di indeterminatezza della scena, collocata in una dimensione extratemporale che ne accentua il fascino. Nella prima stanza, tutti gli elementi invocati delineano il paesaggio che fa da sfondo ai ricordi del poeta, che è stato testimone, un tempo, della presenza della donna amata. Nella seconda stanza, viene sottolineata la trasformazione dell'amore, da passione ed emozione diretta, in amore spirituale, in contemplazione e ammirazione. Nella terza stanza, collocata in una dimensione futura, il poeta immagina che Laura, ritornata in quei luoghi, mossa da pietà ottenga dal cielo il perdono dei peccati commessi da lui. Nella quarta stanza, il poeta ci riconduce al passato, al momento dell'incontro con Laura. La bellezza della donna trasfigura lo sfondo naturale in una visione sublime e celestiale. La quinta stanza è inserita in una dimensione irreale di sogno. Il congedo ci riporta al presente, nella consapevolezza del poeta che i suoi versi non sono all'altezza dell'argomento trattato.




    1- LE FIGURE RETORICHE: l'uso del polisindeto ( per es. al verso 58: " e 'l volto e le parole e 'l dolce riso). crea un dolce equilibrio formale, mentre le coppie di sostantivi e attributi e il ricorso ai parallelismi conferiscono al testo l'uniformità totale tipica del linguaggio petrarchesco, lontano dagli eccessi e dalle dissonanze.
    L'anafora (ove..ove) nella prima stanza costituisce quasi un'indicazione spaziale nel paesaggio calcato dalle orme di Laura; L'ossimoro ( la fera bella et mansueta) esprime il potere di inquietudine passionale che scaturisce dalla quiete piena di grazia della creatura amata. Nell'ambito delle figure di suono, individuiamo le allitterazioni ( volga la vista; faccia forza), l'iperbato (m'aveano, et sì diviso) crea la scissione interiore del poeta.
    Commento
    questa notissima canzone è ambientata nello splendido paesaggio di Valchiusa.
    l'incipit di straordinaria musicalità, scandito dal ritmo di parole esclusivamente bisillabiche e piane, ci presenta la donna amata nell'atto di bagnarsi le membra nelle acque del fiume Sorgue. Tutta la lirica è come attraversata da una sospensione del presente. Le immagini quasi visionarie del futuro, dominate dall'idea della morte e dal pensiero consolatorio delle lacrime dell'amata sparse sulla tomba del poeta, si avvicendano alla rievocazione del passato. I toni chiari del paesaggio ameno di Valchiusa, presenti nella prima stanza, lasciano il posto, nella seconda al pensiero della morte consolato solo dalla pietà dell'amata. Dopo l'andamento quasi spettrale della terza stanza, nella quarta si presenta dinuovo lo scenario di un paesaggio dai tratti idealizzati, quasi dominato da una dea che tutto anima e placa al tempo stesso con la forza della sua bellezza. Nell'ultima stanza infine si fa strada la consapevolezza della contraddizione insanabile: il luogo in cui è apparsa Laura è l'unico in cui il poeta sembra trovare pace, ma si presenta al tempo stesso come la fonte di tutte le lacerazioni.

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