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Tema sulla Crisi Economica in Italia e Mondiale
Tema Svolto La Crisi Economica | Tema sulla Crisi Economica in Italia - Problematica della Crisi Economica mondiale - Tema Svolto: Riforma Economica - Relazione sull'economia mondiale - Saggio Breve Crisi Economica - Articolo di Giornale sulla Crisi Economica
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Ecco vari Temi sulla Crisi Economica. Se ti siamo stati d'aiuto diventa Fan della Nostra pagina e condividici su Facebook. E' un piccolo gesto che ci sarà di grande aiuto.Temi sulla Crisi Economica
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Importanza della Musica nel Mondo Antico - Quintiliano, Traduzione delle Versione
Tratto da Quintiliano, Institutio oratoria, I, 10, passim
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Titolo della Versione Importanza della Musica nel Mondo Antico
Autore: Quintiliano
Input: Nam quis ignorat musicen
Libro:Un po' di storia:
La musica esiste da tempi molto antichi, sicuramente da prima ancora che ne rimanesse traccia storica. Non c'è stata civiltà che prima o poi non abbia sviluppato un proprio sistema musicale, o che non ne abbia adottato uno, seppure adattandolo alle sue necessità oppure ai suoi gusti... Continua qui: [+]Wikipedia
Siti Utili: studentville latin.it versioni studenti.it -
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aggiunta la traduzione -
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Proemio delle Storie di Erodoto Traduzione Versione di Greco Storie - Proemio
Le Storie Erodoto Proemio - Inizio delle Storie di Erodoto - Introduzione alle Storie di Erodoto Traduzione in Italiano dal Greco
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Titolo della Versione Proemio delle Storie
Autore: Erodoto (Le Storie)
Input: Ἠροδὀτου Ἁλικαρνησσέος ἰστορίης ἀπόδεξις ἤδε
Libro: L'Abbraccio di Dafne -
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Candaule e Gige Erodoto Versione di Greco: Traduzione
Candaule e Gige Racconto - Novella di Erodoto Candaule e Gige - Erodoto Le Storie Versione di Latino Gige e Candaule
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Titolo della Versione Candaule e Gige
Autore: Erodoto (Le Storie)
Input:
Libro: L'Abbraccio di Dafne -
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Ricerca su Nettuno - Nettuno Epiteti
Ricerca breve su Nettuno, Mito di Nettuno, Nettuno e Poseidone, Divinità Nettuno, Pianeta Nettuno, Cosmologia, Epiteti di Nettuno, Aggettivi e qualità Nettuno, Mitologia
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CITAZIONESul Forum è presente una versione riguardante quest'argomento:Nettuno Traduzione Versione Latino
Nettuno (in Latino Neptūnus) è una figura della mitologia romana, era il dio delle acque correnti e in seguito divenne, dopo il 399 a.C., il dio del mare trasformandosi nell'equivalente del dio greco Poseidone, e già Cicerone nel suo trattato Sulla natura degli dei così lo descrive:
« …Il primo regno, cioè il dominio su tutto il mare, fu affidato a Nettuno che la tradizione vuole fratello di Giove ed il cui nome è un ampliamento del verbo nare… »
Malgrado il fatto che il suo culto si sviluppò dopo il suo accostamento a Poseidone, Nettuno fu sempre meno popolare, fra i marinai, di quanto lo fosse Poseidone presso i greci.
Nettuno inoltre veniva identificato con Nethuns, il dio etrusco delle acque dolci e dei pozzi.
Secondo la mitologia abitava in fondo al mare e comandava ai mostri marini ed alle tempeste. Viene spesso rappresentato ritto su di un carro trainato da cavalli marini, e con un tridente nella mano destra come simbolo di comando.
Veniva onorato il 23 luglio, con le festività dei Neptunalia, a cui furono poi uniti i ludi Neptunialicii (dal III secolo a.C.) Il suo tempio si trovava al Circo Flaminio all'interno del Campo Marzio a Roma. Nella mitologia Romana aveva una divinità associata (paredra) detta a volte Salacia a volte Venilia.
Nettuno, signore del mare e delle acque, ha dato il nome al Nettunismo, una teoria proposta del geologo tedesco Abraham Gottlob Werner nel XVIII secolo, secondo la quale tutte le rocce avrebbero avuto origine marina.Epiteti di Nettuno
Epiteto di Nettuno/Poseidone era Enosigeo (lat. Ennosigaeum, gr. Ἐ(ν)νοσίγαιος, scuotitore di terre) -
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Nettuno, Traduzione delle Versione di Latino
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Titolo della Versione Nettuno
Autore: ??
Input: A graecis et romanis neptunus, saturni filius, aquarum deus putatur.
Libro: Il Latino di Base - Materiali per il Ripasso, Recupero e Approfondimento Pag 42Un po' di storia:
Nettuno (in Latino Neptūnus) è una figura della mitologia romana, era il dio delle acque correnti e in seguito divenne, dopo il 399 a.C., il dio del mare trasformandosi nell'equivalente del dio greco Poseidone. ... Continua qui: [+]Nettuno -
Alessandro Magno Ricerca | Ricerca, Aforismi, Citazioni, Tesina Alessandro Magno - Ricerche & Relazioni.
Ricerca su Alessandro Magno - Ricerca Breve Alessandro Magno
Biografia di ALessandro Magno - Vita di Alessandro Magno - Battaglie, Guerre, Versioni, Aforismi, Citazioni, Ellenismo
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CITAZIONESul Forum è presente una versione riguardante quest'argomento:[URL=?t=44251661]Alessandro Magno Traduzione Versione Latino[/URL]
Alessandro III, detto Alessandro Magno, nasce a Pella (Macedonia) il 20 luglio del 356 A.C. dall'unione del re Filippo II di Macedonia e della moglie Olimpiade, principessa di origine epirota; da parte di padre discende da Eracle, mentre dalla parte materna annovera tra i suoi antenati Achille, l'eroe omerico. Secondo la leggenda, in parte alimentata da Alessandro stesso dopo essere salito al trono, e riferita da Plutarco, il suo vero padre sarebbe stato lo stesso dio Zeus.
All'epoca della nascita di Alessandro, sia la Macedonia che l'Epiro sono ritenuti stati semibarbari, alla periferia settentrionale del mondo greco. Filippo vuole dare al figlio un'educazione greca e, dopo Leonida e Lisimaco di Acarnania, sceglie come suo maestro il filosofo greco Aristotele (nel 343 a.C.), che lo educa insegnandogli la scienza e l'arte, gli prepara appositamente un'edizione annotata dell'Iliade. Aristotele resterà legato a re Alessandro per tutta la vita, sia come amico che come confidente.
Tra i numerosi aneddoti che riguardano il mito di Alessandro Magno vi è quello in cui si narra che da giovane - all'età di dodici o tredici anni riesce a domare da solo il cavallo Bucefalo, regalatogli dal padre: il modo in cui doma il cavallo si basa sull'arguzia di avere colto la paura dell'animale per la propria ombra; Alessandro lo mette così con il muso rivolto verso il sole prima di salire sulla sua schiena.
C'è anche un'altra particolare unicità fisica che è passata alla storia: Alessandro aveva un occhio di colore azzurro e uno di colore nero.
Nel 340 a.C., a soli sedici anni, durante una spedizione del padre contro Bisanzio gli viene affidata la reggenza in Macedonia. Due anni più tardi Alessandro guida la cavalleria macedone nella battaglia di Cheronea.
Nel 336 a.C. re Filippo viene assassinato da un ufficiale della sua guardia durante le nozze della figlia Cleopatra con il re Alessandro I d'Epiro. Secondo il racconto tradizionale di Plutarco pare che sia Olimpiade che il figlio Alessandro fossero a conoscenza della congiura.
Dopo la morte del padre Alessandro viene acclamato re dall'esercito. All'età di 20 anni si impegna da subito per consolidare il suo potere, facendo sopprimere i possibili rivali al trono.
Grazie alle sue imprese passerà alla storia come Alessandro il Grande (o Magno) e verrà considerato come uno dei più celebri conquistatori e strateghi della storia. In soli dodici anni di regno onquista l'Impero Persiano, l'Egitto ed altri territori, spingendosi fino ai territori oggi occupati da Pakistan, Afghanistan e India settentrionale.
Le sue vittorie sui campo di battaglia accompagnano la diffusione universale della cultura greca, non come imposizione bensì come integrazione con gli elementi culturali dei popoli conquistati. Storicamente si identifica questo periodo come l'avvio al periodo ellenistico della storia greca.
Muore nella città di Babilonia il giorno 10 giugno (o forse l'11) dell'anno 323 a.C., forse avvelenato, oppure per una recidiva della malaria che aveva contratto in precedenza.
Dopo la morte, l'impero viene suddiviso tra i generali che lo avevano accompagnato nelle sue conquiste, costituendo di fatto i regni ellenistici, tra cui quello tolemaico in Egitto, quello degli Antigonidi in Macedonia e quello dei Seleucidi in Siria, Asia Minore, e negli altri territori orientali.
Lo straordinario successo di Alessandro il Conquistatore, sia in vita ma ancor più dopo la sua morte, ispira una tradizione letteraria in cui appare come un eroe mitologico, assimilabile alla figura dell'Achille omerico.Aforismi di Alessandro Magno
«Io sono Alessandro, e come il cielo non contiene due soli l'Asia non conterrà due re. [In risposta al generale Parmenione che gli chiedeva di accettare l'offerta di pace di Dario III]»
«[Dopo essere stato colpito da una freccia] Vedete? È sangue umano! Umano! Non divino!»
«A mio padre devo la vita, al mio maestro una vita che vale la pena essere vissuta.» -
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Alessandro Magno, Traduzione delle Versione di Latino
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Titolo della Versione Alessandro Magno
Autore: ??
Input: Alexander et virtutibus et vitiis clarus fuit.
Libro: ??
<h3>Un po' di storia: Alessandro III, detto Alessandro Magno, nasce a Pella (Macedonia) il 20 luglio del 356 A.C. dall'unione del re Filippo II di Macedonia e della moglie Olimpiade, principessa di origine epirota; da parte di padre discende da Eracle, mentre dalla parte materna annovera tra i suoi antenati Achille, l'eroe omerico. Secondo la leggenda, in parte alimentata da Alessandro stesso dopo essere salito al trono, e riferita da Plutarco, il suo vero padre sarebbe stato lo stesso dio Zeus. ... Continua qui: [+]Alessandro Magno
Alexander et virtutibus et vitiis clarus fuit. Litteras colebat clarosque poetas diligebat;Homeri libros etiam in Asia secum habebat ac in arca aurea servabat. Pius erga deos fuit;nam sacra deorum templa saepe visitabat,deorumque auxilium multis hostiis magnaque copia donorum petebat. Luxuriam divitiarumque illecebras non curabat; saepe in Asia aquam turbidam fluviorum lutulentorum bibit ac in nuda humo iacuit. Copiosas Persarum ac Darei cum regiis thesauris amicis distribuit. Multa tamen atque sordida vitia Alexandro erant: interdum enim asper erat, asperisque verbis cum amicis quoque contendebat , nec semper continentiam vini ac ciborum servabat , nec iram coercebat. -
Parafrasi A Silvia - A Silvia Leopardi Parafrasi | Parafrasi Giacomo Leopardi A Silvia - Analisi del Testo.
Parafrasi A Silvia - A Silvia Leopardi Parafrasi | Parafrasi Giacomo Leopardi A Silvia
A Silvia è una poesia composta da Giacomo Leopardi, tra il 19 e il 20 aprile del 1828, subito dopo Il Risorgimento.
Quando scrisse la poesia, Leopardi si trovava a Pisa, dopo un lungo silenzio poetico durante il quale si era dedicato a numerose opere in prosa. Riprese dunque a poetare ispirandosi a Teresa Fattorini, la figlia del cocchiere di casa Leopardi a Recanati.
COMMENTO
Questi versi sono dedicati a Silvia, fanciulla in cui si può riconoscere Teresa Fattorini, vicina di casa dei Leopardi, morta giovanissima di tubercolosi. Questo poema, che si potrebbe scambiare per una dichiarazione d'amore, è in realtà un'amara riflessione sulla vita e sulla giovinezza. Il poeta spiega come all'illusione e alla speranza degli anni giovanili si sostituiscano, nell'età adulta, il disincanto e l'amarezza per le sofferenze che la vita impone. Per meglio definire il distacco tra l'adolescenza e l'età adulta, Leopardi divide il poema in due parti: nella prima descrive la spensieratezza della gioventù (Silvia canta, ricama, è "lieta"); nella seconda alla descrizione si sostituisce la riflessione sulla morte di Silvia, e, più in generale, sulla distruzione della speranza e sulla disillusione dell'uomo adulto. -
Differenza Tra Fiaba e Favole Wikipedia Qual è la differenza tra la favola e la fiaba ricerca - Ricerche & Relazioni.
Differenza Tra Fiaba e Favole Wikipedia Qual è la differenza tra la favola e la fiaba ricerca
Ricerca breveCITAZIONEla favola ha origini molto radicate nella cultura più bassa, riprende con le sue trame i valori, le credenze e le paure del popolo. Ha praticamente sempre una morale o un messaggio da far passare, e a eccezione delle persone normali ha come personaggi animali antropomorfizzati, creature comunque reali, come il lupo, la capra ecc. perchè sono storie che devono insegnare e devono in qualche modo essere "realistiche".
La fiaba è un racconto anch'esso fantastico, ma che non ha necessariamente fini educativi, anche se alcune le anno, come quelle dei Grimm o di Andersen.
Si distingue dalla favola soprattutto per la presenza di personaggi palesemente fantasiosi, come fate, folletti, maghi, streghe.
Entrambi i generi non finiscono necessariamente con un lieto fine, anzi, in passato finivano quasi tutti male ed erano pieni di elementi macabri per scoraggiare i cattivi comportamenti, poi si sono rivisitati per questioni morali, snaturati e riempiti di buonismo (vedi la vera fiaba de La Sirenetta).
Ricerca approfondita
Fiabe e favole.
Le differenze tra la fiaba e la favola.
E’ necessario distinguere la favola dalla fiaba, anche se il confine tra esse è incerto, tanto che le due parole sono, a volte, usate impropriamente, l’una per l’altra.
La fiaba infatti è in prosa, ha come protagonista di solito l’uomo, nelle cui vicende intervengono
spiriti benefici o malefici, demoni, streghe, fate, ecc.; ha molto maggiore sviluppo narrativo; carattere più dichiaratamente fantastico; non ha necessariamente fine morale e pedagogico; ha origine popolare, e sviluppo per tradizione orale, anche se, specialmente col Romanticismo, letterati si volgono al mondo della fiaba o per raccoglierle, o per inventarne ex novo.
Le fiabe, il cui scopo era solo quello di divertire , parlavano spesso di cose fantastiche e irreali.
Tramandate di bocca in bocca attraverso i secoli, destinate ai soli bambini, cui venivano raccontate accanto al focolare la sera, prima che andassero a dormire, le fiabe hanno sempre affascinato l’immaginazione dei piccoli ( ma anche degli adulti) molto più delle favole. La fiaba rappresenta una forma di racconto diffusa in tutto il mondo, in ogni civiltà. Certo, ci sono differenze tra gli usi e i costumi descritti nelle fiabe orientali, per esempio, e quelli presenti nelle fiabe occidentali: ma il significato e l’atmosfera sono gli stessi.
Sono presenti nelle fiabe, antichissime credenze in esseri soprannaturali, racconti di atti magici intesi a invocarne o scongiurarne l’intervento e riferimenti ad antiche usanze; per questo la fiaba costituisce un documento importante anche per l’etnologo e il folclorista, che vi possono riscontrare identità di motivi in fiabe di tempi diversi e presso popoli assai lontani tra loro.
Le fiabe, la storia e le raccolte di fiabe
La fiaba ebbe in Oriente uno sviluppo grandioso ( Pancatantra; Mille e una notte ).
Non fu presente presso i Greci e i Romani; continuò in Occidente a vivere per tradizione orale e popolare e spesso furono pretesto per composizioni artistiche raffinate.
Le fiabe vennero raccolte dalla viva voce dei narratori popolari e trascritte a partire dal Seicento.
Il primo fu lo scrittore G. B. Basile (1575-1632), con la bellissima raccolta di cinquanta fiabe in dialetto napoletano, intitolata Lo cunto de li de li cunti (o Pentamerone ).
Alla corte di re Luigi XIV di Francia, Charles Perault ( 1628-1703 ) rielaborò le storie popolari di Basile, basandosi anche sull’osservazione della vita di corte, nei celebri Racconti di Mamma Oca,una raccolta di alcune fiabe tradizionali più famose.
Molto importanti furono nel Settecento la traduzione e la diffusione in Europa de Le mille e una notte, una ricchissima raccolta di fiabe del mondo arabo e orientale, come I viaggi di Sindbad o Aladino e la lampada magica.
Fu soprattutto nell’Ottocento che in vari Paesi europei furono trascritte le antiche fiabe della tradizione; per trovare una trascrizione veramente fedele al linguaggio e alla tradizione popolare, bisogna aspettare Le fiabe del focolare, dei fratelli Jacob e Wilhelm Grimm, raccolte appunto all’inizio dell’Ottocento. Le fonti della loro più celebre raccolta Fiabe per bambini e famiglie furono amici e conoscenti e soprattutto una vecchia signora povera e analfabeta, Dorothea Viehmann. Essi erano convinti che atraverso le fiabe avrebbero fato conoscere e amare la cultura e le tradizioni del loro Paese a tutti, non solo ai bambini. Tra le fiabe raccolte le più note sono: Pollicino e Hansel e Gretel.
Durante il Romanticismo le fiabe furono valorizzate come espressione di poesia ingenua e se ne cominciò la raccolta sistematica.
L’esempio dei Grimm fu seguito in Russia da Aleksandr Afanas’ev ( 1826-1871 ); fin da ragazzo cominciò a riscrivere le fiabe e le leggende popolari che i contadini raccontavano di sera intorno al fuoco durante i lunghi e freddi inverni. Nel 1855 pubblicò il primo volume delle sue fiabe, a cui ne fece seguire altri sette.
In Norvegia raccolsero fiabe Peter Abiornsen e Jorgen Moe.
Italo Calvino (1923-1985), uno dei più famosi scrittori italiani del Novecento, nel 1956 pubblicò in Italia la più ricca raccolta di Fiabe Italiane, tratte dal patrimonio favolistico di tutte le regioni. Egli non riscrisse storie narrate a voce, ma trascrisse in lingua italiana racconti in dialetto tratti da libri di varie regioni d’Italia, in modo che potessero essere compresi da tutti.
Gli autori fiabe,invece, hanno elaborato storie e trame inventate da loro stessi; un grnde autore classico è il danese Hans Christian Andersen (1805-1875), autore famoso per i suoi racconti, tra cui ricordiamo La piccola fiammiferaia e Il brutto anatroccolo.
Tra gli autori più importanti dell’Ottocento troviamo gli italiani Emma Perodi e Luigi Capuana, mentre nel Novecento l’irlandese Oscar Wilde e l’inglese William B. Yeats.
L'ambientazione delle fiabe
Il tempo in cui sono ambientatele fiabe è indeterminato, al di là delle formule iniziali; gli ambienti tipici sono favolosi castelli o casupole di povera gente, tenebrose foreste, paesi lontani, piccoli borghi con strade e botteghe, ma in ogni caso sempre nelle fiabe i luoghi sono indefiniti, descritti con espressioni generiche.
Cosa raccontano le fiabe?
Le fiabe raccontano quasi sempre di grandi difficoltà e pericoli da superare, di magie buone e cattive, di viaggi straordinari. Spesso riflettono l’ambiente in cui vissero coloro che le narravano. Nella fiaba occidentale troviamo spesso l’immagine dell’Europa di allora, prima dell’età moderna: le foreste fittissime e intatte dei paesi del Nord, grandi estensioni di terre disabitate, la fame, il freddo, la paura, i briganti; e poi la vita dei contadini, quella dei boscaioli, o dei signori dei castelli; e troviamo anche gli animali, che costituivano spesso l’unico bene di una famiglia o ne erano i compagni più preziosi, come i cavalli.
Le fiabe sono racconti che seguono uno schema narrativo molto semplice e lineare; presentano di solito una situazione iniziale in cui vengono brevemente delineati i personaggi principali, il luogo e il tempo della storia Ben presto emerge un problema, una situazione da risolvere, la complicazione attorno a cui si costruirà l’intera fiaba. Quindi avviene lo svolgimento della vicenda, fino a giungere a una conclusione, a un lieto fine in cui si superano le difficoltà e si risolvono i problem -
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Esercizi sui Sistemi Lineari Matematica: Esercizi Sistemi Lineari Svolti
QUI
Esercizi sui sistemi lineari
Sistemi lineari parametrici
Verifica sui sistemi lineari (24 maggio 2010) con soluzione - sistemi di primo grado in due e tre incognite; sistemi determinati; sistemi indeterminati; sistemi impossibili; espressione di tutte le infinite soluzioni di un sistema indeterminato; equazioni fratte in una incognita
Verifica sui sistemi lineari (18 novembre 2010) con soluzione - sistemi lineari 2x2 (2 equazioni in 2 incognite); riconoscere un sistema lineare impossibile; trovare soluzioni distinte di un sistema lineare indeterminato
Verifica Classe 2A (assenti del 18 novembre 2010) con SOLUZIONE - sistemi lineari in due incognite; sistema da completare in modo da renderlo indeterminato; soluzioni distinte di un sistema indeterminato
Test sui sistemi lineari (6/12/2010) con SOLUZIONE
Raccolta di problemi di primo e secondo grado (28/12/2009)
Esercizi su: equazioni di primo e secondo grado, sistemi lineari, geometria analitica nel piano cartesiano (14 dicembre 2009)
Esercizi sui sistemi lineari con e senza parametri, equazioni di rette e piani nello spazio, spazi vettoriali (30 ottobre 2009)
Verifica sui sistemi lineari 2 x 2 e sulle equazioni di secondo grado (27 ottobre 2009)
con soluzione
Verifica sui sistemi lineari 2 x 2 e sulle equazioni di secondo grado (22 ottobre 2009) con soluzione
Due esercizi svolti sui sistemi lineari 2 x 2 (17 ottobre 2009)
Verifica sulle disequazioni di secondo grado e sui sistemi lineari (26 aprile 2010)
Verifica sui sistemi lineari 2 x 2 (28/11/2006)
Verifica sui sistemi lineari 2 x 2 (30/01/2007)
Verifica sui sistemi lineari (orale) (23/01/2007)
Esercizi svolti con il metodo di eliminazione (7/10/2006)
Esercizi svolti con il metodo di sostituzione (16/11/2007)
Esercizi svolti con il metodo di sostituzione (5/10/2006)
Esercizi svolti con il metodo di Cramer (5/05/2006)
Esercizi con risultati (9/06/2006)
Verifica CTP sui sistemi lineari (6/06/2007)
Discussione di un problema geometrico con i sistemi lineari (16/11/2006)
Esercizi misti -
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Tema sulla Droga
Tema Svolto La Droga | Tema sulla Droga - Problematica della Droga - Tema Svolto: Problema della Droga
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Enomao e Penelope Versione di Greco: Traduzione
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Titolo della Versione Enomao e Penelope
Autore: Diodoro Siculo
Input: kata ten peloponneson en polei pise ares arpine te asopu tugatri migeis egennesen oinomaon / Αγισθεντων δε των ιερων
Libro: Taxis; pag 97 n.30 -
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Pomeriggio Estivo, Traduzione delle Versione
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Titolo della Versione Pomeriggio estivo
Autore: ??
Input: In caelo laete alaudae, columbae, fringillae, aviculae volant;
Libro: