Tema sull'amore cortese - Tema svolto l'amore cortese

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    Tema sull' amore cortese Tema Svolto L'amore cortese



    amore_cortese




    Tema Svolto l'amore cortese | Tema sull'amore cortese - L'amore cortese Dante Cavalcanti - Tema Svolto: l'amore cortese nel medioevo e alle corti - Amore cortese confronto con amore moderno - Saggio sull'amore cortese e i poemi epici cavallereschi - Articolo di giornale amore cortese - lirica cortese - dolce stil novo Guinizzelli Laura Beatrice




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    Qui ci sono vari temi con i quali poter elaborare un tema o una relazione sull'amore cortese

    Temi sull'amore cortese





    Tema sull'amore cortese

    maricapuff90 studentville
    Il topos principale della letteratura del XII secolo è l’amore cortese.
    La poesia trobodorica, con la lirica provenzale aspira all’esperienza amorosa, rigorosamente adulterina e non corrisposta. L’amore infatti infonde di più quando non si arriva mai al possesso totale. La coscienza del fallimento amoroso, del dominio assoluto sulla persona del poeta non spegne tutta la volontà dell’autore di perseguitare caparbiamente le proprie finalità.
    Il concetto di cortesia esprime una nuova visione del mondo che investe i rapporti sociali, il comportamento e il modo di intendere il sentimento amoroso.
    La novità principale di questo modo di intendere i rapporti sociali risiede nell’etica dell’amor cortese. Il feudalismo si basava, come si sa, su una rigia divisione tra le classi: gli uomini e le donne del popolo, i contdini e le pastorelle non potevano ambire alla conquista amorosa di un cavaliere o di un re, poiché ognuno doveva restare, anche in amore, entro i confini imposti dal proprio rango. A partire però dall’esperienza della poesia considerata si ha una trasformazione dell’immaginario amoroso.
    Infatti con il De amore (un breve saggio su come bisogna comportasi in amore) ,Andrea Cappellano sostiene che tra un uomo di umili condizioni e l’amata di nobili natali sia lecito che nasca l’amore e che essi lo vivano a dispetto delle barriere sociali e morali. A questa conclusione Andrea Cappellano giunge osservando che il vero sentimento amoroso può albergare solamente nelle persone oneste e nobili di costumi con l’esclusione di malvagi e delinquenti. Ne segue che le virtù non sono determinate dalla categoria sociale a cui si appartiene: un nobile di sangue può anche essere malvagio e corrotto, così come un plebeo , al contrario, può dimostrarsi un uomo moralmente “mobile”.
    Un aspetto quindi importante dell’amore cortese è la centralità della figura femminile, che diventa l’oggetto di amore da parte dell’amante. La donna è al centro dei desideri dei poeti che la ritraggono bellissima e irraggiungibile.
    L'atteggiamento medievale nei confronti delle donne risentiva molto degli insegnamenti della chiesa, che considerava la donna responsabile della caduta dell'uomo nel peccato e della sua cacciata dal Paradiso. La donna era una tentatrice, uno strumento del Diavolo, un male necessario. Il matrimonio era spesso visto come una condizione degradata. Il diritto canonico consentiva di picchiare la moglie e di ripudiarla, contribuendo così a umiliare e a soggiogare le donne. Sotto quasi ogni aspetto la donna era considerata inferiore all'uomo. Ma con l'arrivo dei trovatori, la mentalità degli uomini cominciò a cambiare.
    Il primo trovatore di cui si abbia notizia fu Guglielmo IX, duca d' Aquitania. La sua produzione poetica fu la prima a contenere gli elementi che caratterizzarono l'originale concetto trobadorico dell'amore, che venne poi chiamato "amor cortese". I poeti provenzali stessi lo chiamavano verai'amor (amore vero) o fin'amor (amore sublime). Era un concetto rivoluzionario, in quanto ora la donna non era più relegata in una posizione di abietta inferiorità rispetto all'uomo.
    La poesia trobadorica conferiva alla donna grande dignità, onore e rispetto. Essa diventava l'incarnazione di qualità nobili e virtuose. Alcune canzoni lamentavano la fredda indifferenza della dama nei confronti del poeta-ammiratore. Almeno in teoria, l'amore del trovatore doveva rimanere casto. Il suo obiettivo principale non era possedere la dama, bensì il raffinamento morale che l'amore per lei gli ispirava. Per rendersi degno, l'aspirante poeta doveva coltivare umiltà, padronanza, pazienza, lealtà e tutte le nobili qualità che la dama possedeva. In questo modo l'amore poteva trasformare anche l'uomo più rozzo.
    I trovatori credevano che l'amore cortese fosse la fonte del raffinamento sociale e morale, che gli atti cortesi e le nobili gesta nascessero dall'amore. Quest'idea venne elaborata e diventò il fondamento di un intero codice di condotta che, con il tempo, fu assorbito anche dalla gente comune. In contrasto con la società feudale, rozza e brutale, era iniziato un nuovo modo di vivere. Ora le donne si aspettavano che i loro uomini fossero altruisti, premurosi e gentili: in una parola, gentiluomini.
    Anche nella poesia della scuola siciliana il rapporto amoroso, presentato da un punto di vista "feudale", in cui la dama è il signore e l'amante il vassallo, è focalizzato sulla donna, colei da cui non è possibile stare divisi; anche se gli effetti dell'amore riguardano l'amante, sul quale è studiata la fenomenologia dell'amore. L'amore è fortemente concettualizzato e le sue manifestazioni sono stereotipe e convenzionali: la donna resta, per convenzione, irraggiungibile.
    L’uomo infatti contempla la donna, affascinato dalla sua bellezza, dal portamento e dallo sguardo, arrivando addirittura alla devozione totale e a perdere il suo stesso onore.


    Tema amore cortese e amore ai nostri giorni: com'è cambiato?

    Com'è l'amore adesso rispetto all'antico amore feudale?
    la didi answers.yahoo.com
    L'amore si è trasformato...come la musica.Il rock degli anni '60-'70'-'80 fa ribrezzo(!),invece quella di questi anni fa schifo:è composta da rumori non da suoni.L'amore adolescenziale non esiste più o forse nasce tra i 16-17 anni ma per il resto è scomparso.C'è tradimento come indifferenza,non si ama più(ovvero maggior parte della gente non è più capace ad amare veramente una persona),questo sentimento non lo prendono seriamente..solo perchè esiste lo tengono ma poi non sanno di cosa farsene,lo buttano via e ne aprono uno nuova,una pagina nuova,una "storia" nuova...con perfetta indifferenza nei confronti del prossimo,dell'altra persona.Menefreghismo.Alcuna persone(come me)ci stanno male,soffrono,piangono e cercano di recuperarlo non accorgendosi che lui/lei non gliene frega niente,ma proprio niente.Sono le classiche persone...ma la ruota gira per tutti e più in la,quando saranno più maturi capiranno il grosso errore che hanno compiuto,la più grande carognata umana di aver scaricato una persona...
    L'amore...bellissimo sentimento....che,ha volte,si trasforma....il qualcosa di doloroso....


    Tema sul confronto tra l'amore di ieri e quello di oggi

    Aurelio G
    Ci sono svariati punti di vista dai quali partire per affrontare un tema simile.
    L' amor cortese era una caratteristica che è divenuta, col tempo e per mezzo di alcune figure fondamentali appartenenti per lo piu ad alcune delle più ricche corti francesi ed italiane dell' epoca, un vero e proprio tema letterario utile alla conquista della'more della donna desiderata nonchè codice genrale di comportamento nelle corti.
    L' amor cortese si basava su alcuni topoi fissi: come la gentilezza dell'uomo che era impegnato a scrivere poesie ed odi all'amata, gli occhi che erano lo pecchio dell'anima (e indicavano gli stati d'animo), le mani che erano considerate l'appendice del corpo dedicata al contatto. In senso generale quindi l'amor cortese si sviluppava attraverso gli scritti e manifestaioni d'affetto platoniche e ufficiali. Al giorno d'oggi non è ovviamente cambiato il sentimento e tanto meno il modo in cui questo sentimento viene appagato. Quanto più i canali espressivi di questo sentimento e i metodi di conquista (quelli che nell'amor cortese erano decodificati e che ho indicato come topoi). Questi cambiamenti che sono evidenti e ovvi (immagina cosa fai quando ti piace qualcuno per conquistarlo....) sono avvenuti per condizione sociale (oggi la donna può conquistare...) e per avanzamenti e cambiamenti di stile di vita (internet, telefono, viaggi facili, regali....)

    Unendo e sovrapponendo queti due mondi diamentralmente oppoti (la contemporaneità che conosci e l'amor cortese che ti ho spiegato) otterrai un ottimo tema.


    Ricerca sull'amore cortese

    wikipedia
    L'amor cortese è un termine creato dal critico francese Gaston Paris nel 1883 per indicare la concezione filosofica, letteraria e sentimentale del concetto dell'amore, all'epoca del trobar dei poeti nelle corti provenzali, e si basa sul concetto che solo chi ama possiede un cuore nobile.
    Il concetto di amor cortese appare per la prima volta nel corso del XII secolo nella poesia dei lirici provenzali che scrivono in lingua d'oc, tuttavia avrà fortuna anche nella letteratura del nord della Francia e sopravviverà nel tempo tramite il "dolce stil novo" dantesco.
    L'amor cortese del trobador è un sentimento capace di nobilitare e affinare l'uomo.
    Nasce come un'esperienza ambivalente fondata sulla compresenza di desiderio erotico e tensione spirituale. Tale "ambivalenza" è detta mezura, cioè la "misura", la giusta distanza tra sofferenza e piacere, tra angoscia ed esaltazione.
    Per questa ragione, anche, esso non può realizzarsi dentro il matrimonio, e l'amor cortese è quindi adultero per definizione. Esso è desiderio fisico. Si instaura fra la dama e l'amante un rapporto d'amore esclusivo, così come il poeta deve rivolgersi ad una sola dama, essa deve accettare al suo servizio non più di un amante. Nel caso in cui una delle due parti trasgredisse, allora il rapporto può cessare.
    Per l'amante il marito non è assolutamente un pericolo, mentre per questi un pericolo si rivela quella cerchia di uomini che si trovano nella sua stessa posizione di "amante cortese", poiché essi tenteranno in ogni modo di infangarlo.
    Gli elementi caratterizzanti l'amor cortese sono:
    Il culto della donna, vista dall'amante come un essere sublime, irraggiungibile.
    L'inferiorità dell'uomo rispetto alla donna amata, l'amante si sottomette completamente e obbedisce alle volontà della donna. Tale rapporto fra i due sessi è definito "servizio d'amore". L'amante presenta il suo omaggio alla donna e resta in umile adorazione di fronte a lei.
    L'amore inappagato,cioè l'amante non chiede nulla in cambio dei suoi servigi. Non si tratta però di amore spirituale, platonico, anzi si presenta con note sensuali.
    La gioia, o meglio una forma di ebbrezza ed esaltazione, di pienezza vitale, formata dall'amore impossibile, che però genera insieme anche sofferenza, tormento.
    L'amore adultero, che si svolge al di fuori del vincolo coniugale: addirittura, si teorizza che nel matrimonio non possa esistere veramente "amor fino". Il matrimonio, infatti, spesso era un contratto stipulato per ragioni dinastiche o economiche. Il carattere adultero dell'amore esige il segreto, che tuteli l'onore della donna: per questo il suo nome non viene mai pronunciato dai poeti.
    Il conflitto tra amore e religione, scaturito dal culto per la donna divinizzata con il culto per Dio; inoltre la Chiesa condanna notoriamente il peccato dell'adulterio.
    continua


    Saggio sull'amore cortese

    parodos.it
    AMORE CORTESE

    Nelle raffinate corti francesi dell'XI e del XII secolo nasce la nuova concezione dell'amore (amore cortese o "fin'amor" come si diceva in provenzale), che fu la base della lirica, e più in generale della letteratura romanza fino alla fine del Duecento.

    Per comprendere lo sviluppo di questa nuova teoria occorre risalire indietro nel tempo. Il Medioevo aveva ereditato dall'antichità classica la concezione erotica di Ovidio, il "maestro dell'amore sensuale" (lascivi praeceptor amoris), le cui opere ebbero una straordinaria circolazione. Questa concezione ludica e spregiudicata entrò in crisi con la rivoluzione cristiana, che mutò radicalmente i parametri dell'amore, quando i padri della chiesa elaborarono una complessa precettistica che mirava sia a condannare la libertà nei rapporti erotici sia a disciplinare l'amore coniugale. Su questa linea della condanna di ogni passionalità si muovono scrittori ed educatori di parte ecclesiastica (ad esempio Pietro Lombardo e Ugo di San Vittore) fino al XII secolo, cioè nel pieno della cosiddetta civiltà cortese, legata alle corti della Provenza e della Francia settentrionale.

    Su una nuova idea della vita, fondata sugli ideali di liberalità, magnanimità, raffinatezza, venne a innestarsi una nuova concezione dell'amore, assai più nobile e intensa di quella che emergeva nelle pagine di Ovidio, autore pur riscoperto e valorizzato in quegli ambienti. Fu allora che fermenti di libertà intellettuale e di tolleranza morale cominciarono a scardinare l'ortodossia cristiana nell'ambito erotico. Questa nuova concezione trovò la sua codificazione nel trattato De amore di Andrea Cappellano vissuto alla corte di Maria di Champagne (fine XII secolo). Per Andrea l'amore è una passione naturale che si origina dalla vista e dal pensiero ossessivo della bellezza di una persona di sesso diverso che fa nascere un intenso desiderio di portare a compimento con volontà concorde tutti i precetti dell'amore, senza escludere il godimento fisico. Questa famosa definizione comporta l'esclusione dell'amore dal rapporto coniugale: l'amore è extra-coniugale perché il vincolo matrimoniale, con la legalità e disponibilità del possesso, elimina la trepidazione che nasce dal desiderio ostacolato; ed è spesso asimmetrico, cioè rivolto ad una donna sposata di rango più elevato del poeta. L'amore è quindi adorazione segreta, intimo vagheggiamento dell'amata, dedizione, servizio, stupefatta contemplazione dell'amante di fronte all'amata, la cui superiorità è sintesi di bellezza fisica (stereotipata nella chioma bionda e nella luce del volto) e di qualità morali. L'amore è sempre esperienza gratificante, anche nell'insuccesso, perché diventa per l'amante, nobile di animo, un itinerario di affinamento interiore.

    L'amore cortese includeva così una vasta gamma di possibilità tematiche: adorazione quasi religiosa, analisi dei turbamenti e degli stati d'animo dell'amante-poeta, processo di perfezionamento interiore. Sue convenzioni topiche sono: la lode della donna amata, l'innamoramento per una donna lontana, la figurazione dell'amante silenzioso e in pena, il servizio alla donna, il ricorso ad ambigui riferimenti o alla perifrasi per evitare una chiara identificazione della donna (il cosiddetto, pseudonimo, o senhal). In parecchi casi il poeta adotta uno stile di ricercatezza e allusività oscuro ed ermetico (il trobar clus, "poetare chiuso, oscuro") contrapposto al trobar leu ("poetare chiaro"). La produzione dei trovatori (poeti, dal verbo provenzale trobar, "poetare") provenzali (fine XI - XII secolo) è vastissima. Ci sono giunti 2542 componimenti: un decimo di essi sono adespoti (privi di autore), gli altri si ripartiscono fra 460 autori di cui è noto almeno il nome. Dalla Provenza i temi e i moduli della lirica cortese si diffondono, attraverso i frequenti spostamenti dei trovatori da una corte all'altra, nel mondo germanico, in Spagna e in Italia. In Italia ebbero un'influenza notevole nell'ambito della Scuola siciliana e dei successivi poeti toscani fino allo Stilnovo.

     
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